Travelogue

Sulla strada per Machu Picchu

Day #1

Sveglia presto, forse anche troppo visto che come al solito, in Perù la lentezza è la regola madre di qualunque cosa. 

Le code sono infinite, le tempistiche dei ristoranti ti fanno quasi passare la fame e ogni volta che chiedi spiegazioni o indicazioni devono passare almeno cinque minuti e qualche consultazione con gli amigos. 

Anyway, ci dirigiamo al porto di Puno e iniziamo la nostra navigata del lago Titicaca. Dopo poco raggiungiamo l'isola di Uros. Una trappola per turisti costruita ad hoc. Uros è una microscopica Isola flotante, ossia costruita solo con delle canne del lago che devono essere continuamente sostituite per non far crollare il tutto. 

La trappola continua mentre ti fanno fare un giro su una delle imbarcazioni tradizionali del lago, costruita allo stesso identico modo dell'isola e delle abitazioni. 

Isola di Uros, Puno - Lago Titicaca

Isola di Uros, Puno - Lago Titicaca

​Il termine che troviamo per descrivere questa cosa è "pittoresco", a dir poco. 

Dopo un altro paio d'ore di navigazione su questo immenso blu giungiamo alla ben più bella Isola di Amantani. 

Lì c'è una famiglia locale pronta ad accoglierci. Dopo pranzo e dopo un piccolo momento di descanso decidiamo di andare a fare una passeggiata fino in cima per vedere il tramonto. 

Il panorama è spettacolare. Rimaniamo vagamentissimamente con un po' di amaro in bocca perché i nostri cuori sono già stati conquistati dall'Isola del Sole. 

Nulla toglie che la vista sulle montagne delle Cordilleras e questi riflessi tali per cui l'acqua sembra diventare bianca come il salario è pazzesca. 

Isla Amantani - Perù

Isla Amantani - Perù

Ci godiamo una stellata meravigliosa, lontani da qualsiasi tipo di illuminazione o di rumore di alcun tipo. 

C'è un silenzio quasi assordante. 

Day #2

La mattina dopo ci imbarchiamo quindi per andare a visitare l'Isola di Taquile. 

Risaliamo la costa e l'entroterra a piedi e capitiamo in mezzo a dei festeggiamenti in occasione delle Fiestas Patrias (28-29 luglio), nonché i giorni nazionali dell'indipendenza del Perù. 

Fiestas Patrias, Isla Taquile - Perù

Fiestas Patrias, Isla Taquile - Perù

I colori degli abiti sono straordinari. Le piume dei cappelli sono tutte tinte a mano. Le gonne delle donne del posto hanno non si sa bene quanti strati, e quando ruotando, vedi tutti i colori a cui riesci a pensare. 

È come se il nero dei loro vestiti svanisse in mezzo a questa giungla di sfumature.

Rispetto alla Bolivia dove non c'è esattamente un "costume" tradizionale quanto più un "modo di vestire tradizionale", qui in Perù invece gli abiti hanno un che di celebre e carnevalesco allo stesso tempo. 

Le gonne sono spesso decorate, così come i corpetti e i diversi cappelli a seconda della comunità di appartenenza. 

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Rimaniamo a guardare lo spettacolo e poi siamo costretti ad andarcene perché la barca ci aspetta. 

Andiamo in stazione a cercare un autobus per Cuzco ma è solo un po' più tardi la sera, optiamo quindi per un aperitivo in città al gusto di Pisco Sour - il drink tipico - è una cena al volo. 

Ovviamente non ci conteniamo nemmeno per scherzo e facciamo il viaggio con la pancia bella piena e una bella sensazione di ebrezza.

Day #3

Arriviamo a Cuzco prestissimo.. Parliamo a mala pena delle sei della mattina. Per perdere del tempo e arrivare un po' più tardi all'ostello decidiamo di andare, per altro come al solito, a piedi fino in centro. 

Qui in Sud America per essere sicuri di arrivare davvero all'ombelico di una città ci vuole poco: basta chiedere indicazioni per Plaza de Armas. In qualunque pueblo o città il nome della piazza principale è sempre questo.

Plaza de Armas, Cuzco - Perù

Plaza de Armas, Cuzco - Perù

 Appena entrati in Avenida El Sol ci rendiamo conto che Cuzco è un piccolo gioiellino. Gli edifici si vede che sono di impianto coloniale. I colori delle porte sono spesso di un blu che ti aspetteresti di vedere in Grecia o in Marocco e che contrasta benissimo con il bianco dei palazzi. 

Il traffico è super ben gestito ed è piacevole girare tutta la zona intorno alla Plaza andando a piedi. 

È arrivato il momento di organizzare la nostra visita a Machu Picchu. 

Ma il bello è proprio qua: come si arriva effettivamente in questo posto mitico? Dove sta esattamente? Come si sale su quella tanto fotografata montagna? 

Per essere un sito così famoso è di una complicatezza logistica davvero impressionante. 

Solo l'acquisto del biglietto è snervante. La fila dura ore e il ticket può essere acquistato solo online (con procedure improbabili per dimostrare che una persona è uno studente e, per di più, il sito non è disponibile su dispositivi mobili) oppure nel solo ufficio per la cultura e il turismo di tutta Cuzco. 

Le agenzie ti abbordano per offrirsi di acquistartelo a patto che ovviamente tu "restituisca il favore" comprando almeno una parte del loro pacchetto.

A volte i compromessi sono d'obbligo, specie qui dove, davvero, centinaia di operatori turistici in tutto lo stato vivono di questo. 

Pattuiamo di prendere il bus dell'agenzia dalla Valle Sagrado (Ollantaytambo) fino a Idra Elettrica e poi di camminare a piedi fino ad Aguas Calientes. Odissea in Perù. 

Valle Sagrado, Perù

Valle Sagrado, Perù

Day #4

Prendiamo con calma in mattinata un mini bus per Ollantaytambo da una non-stazione a una ventina di minuti dal centro di Cuzco. Il viaggio lascia già intravedere le bellezze naturali di questa zona del paese.  

Dopo poche ore arriviamo in questa bellissima città Inca la cui pianta è, non scherzo, una pannocchia.  

Da ogni punto del microscopico paese si intravedono le rovine che si stagliano sulla montagna. Inizialmente non ne comprendiamo la forma ma poi, grazie ad un anziano signore del nostro ostello, ci viene spiegato che in realtà le rovine hanno la forma di un lama. Ogni mattina il sole sorge in corrispondenza dell'occhio dell'animale, illuminandolo poi tutto piano piano. 

Ollantaytambo - Valle Sagrado, Perù

Ollantaytambo - Valle Sagrado, Perù

Trascorriamo la giornata bighellonando in giro e ci riempiamo gli stomaci prima di andare a letto, forse non ben consapevoli della sfacchinata che ci aspettava.

Day #5

Il bus che doveva venirci a prendere alle nove si presenta in realtà alle undici passate. Un po' nel panico perché convinti di non avere il passaggio ci attacchiamo al telefono con l'agenzia perché si mettesse in contatto con l'autista. 

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Ovviamente all'estero usare il proprio cellulare è sostanzialmente proibitivo quindi ci affidiamo alla bontà degli abitanti della città che in gruppo ci accerchiano e ci offrono tutto l'aiuto di cui abbiamo bisogno, tra cui l'uso di un cellulare. 

Direte, beh è normale.

No. 

Qui, dove se potessero ti farebbero pagare anche l'aria che respiri, un gesto simile è qualcosa di davvero piacevolmente inaspettato. 

Alla fine la cosa si risolve e arriviamo un po' in ritardo sulla tabella di marcia ad Idra Elettrica. Questo posto è l'incrocio tra un parcheggio in costruzione, una centrale di polizia e la stazione di Riccione il 15 di agosto. 

Iniziamo la nostra camminata lungo i binari della ferrovia e anziché metterci 3 ore come previsto, giochiamo a fare speedy gonzales e ce ne mettiamo appena due. 

Idra Elettrica - Aguas Calientes, Perù

Idra Elettrica - Aguas Calientes, Perù

La camminata è tremendamente piacevole e facile per le gambe. Si attraversa a piedi tutta la valle girando intorno alla montagna di Wayna Picchu arrivando così proprio ai piedi della montagna. 

Tutta la fretta che abbiamo è palesemente dettata da un fattore: quello di ostinarci a non prenotare mai un ostello e di voler quindi arrivare prima di tutti i vari gruppi in città.

Dopo una rapida doccia ci buttiamo a letto: la sveglia è alle 3.40 di mattina, sì, alle 3.40 di mattina. 

Day #6 - Machu Day 

Un po' eccitati come i bambini a Natale e un po' di controvoglia come se dovessimo andare a scuola alle 4 di mattina ci fiondiamo fuori dall'ostello nel buio più pesto verso "El Puente", la partenza del sentiero. 

Arrivando tra i primi aspettiamo un'ora perché il sentiero apra. 

Alle 5 iniziamo a salire. 

Senza torcia non si vedrebbe assolutamente nulla. Il sentiero è tutto di alti scalini in pietra che mettono davvero a dura prova i tuoi quadricipiti. 

L'aria è così densa e umida in mezzo alla foresta della montagna che fai fatica a respirare. 

Alba a Machu Picchu, Perù

Alba a Machu Picchu, Perù

Dopo 50 minuti raggiungiamo le porte della città. 

Dico a Pierre che se mi vedesse piangere per l'emozione non si dovrebbe impressionare. 

Alle sei spaccate i tornelli si aprono, dopo solo qualche altro minuto eccola lì. 

Machu Picchu, Perù

Machu Picchu, Perù

 La meta più ambita di tutto il Sud America è davanti a te e tu sei completamente esterrefatta. 

Non piangi, ma forse provi emozioni ancora più forti di quelle che qualche lacrima possa esprimere. 

Il verde dei prati della città sembra colorato con un pennarello Giotto. Le pietre trasudano di storia, solennità e magnificenza. 

Wayna Picchu e Machu Picchu (città), Perù

Wayna Picchu e Machu Picchu (città), Perù

Costruire qualcosa di simile a quell'altitudine non è un impresa da tutti i giorni. È il classico esempio di brillantezza dell'impegno umano. 

Ci aggiriamo per il sito per una buona ora e mezza prima dell'arrivo di tutta la folla. Vediamo il sole sorgere mentre siamo presi dai lama che li pascolano indisturbati. 

Ti sembra di essere in un film. 

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 Per un momento ti avvicini alla porta che conduce a Wayna Picchu, situata proprio sulla montagna in fondo al villaggio. 

Esatto, la montagna che tutti vedono fotografata non è Machu Picchu, bensì Wayna Picchu.

La vera montagna Machu Picchu, quella che iniziamo a scalare verso le 7.30 di mattina è in realtà quella che sta alle spalle della città, ed è molto, molto più alta. 

Anche il secondo sentiero per arrivare fino alla cima è tutta una scalinata di pietra. 

Dopo 50 minuti di camminata, ormai al sole, raggiungiamo la bandiera che si trova sul punto più alto della montagna. 

Vista dalla montagna Machu Picchu, Perù

Vista dalla montagna Machu Picchu, Perù

 A parte la meravigliosa vista che questo posto ti offre, è il momento il cui, avendo tutta la vallata ai tuoi piedi, ti rendi davvero conto di tutti i passi che hai fatto nell'ultimo giorno e mezzo e non ti sembra vero. 

Segui con lo sguardo il corso del fiume da Idra Elettrica fino ad Aguas Calientes, vedi Machu Picchu ai tuoi piedi, così piccola dall'alto che davvero ti chiedi come si siano sentiti gli Spagnoli quando sono arrivati qui. 

Da sinistra a destra il cammino di 18 km da Idra Elettrica ad Aguas Calientes, in basso a sinistra la città di Machu Picchu.

Da sinistra a destra il cammino di 18 km da Idra Elettrica ad Aguas Calientes, in basso a sinistra la città di Machu Picchu.

Il relax dura poco, dobbiamo letteralmente correre ad Idra Elettrica entro le 14.30 per non perdere il bus che ci riporti a Cuzco. 

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Non si sa come ma le nostre gambe, sebbene stanche e sfinite, ci fanno arrivare prima delle 13. 

 Facciamo qualche tentativo di ripulirci in un lavandino, mangiamo qualcosa e poi ci concediamo dieci minuti su un'amaca. 

Trovare il nostro bus è un'altra sfida alla peruviana. Ce ne sono una trentina, tutti bianchi e senza nessun logo. È il classico caso in cui facendo tutto senza una guida devi smazzarti un po' e andare personalmente a chiedere ad ogni autista se in lista hanno altri 3 passeggeri, noi.

Il viaggio per tornare a Cuzco sembra non finire mai. Il pulmino è piccolissimo, siamo sudati, stanchi e infreddoliti. 

Corriamo in ostello ed è anche finita l'acqua calda, ci mangiamo l'ennesimo hamburger della vacanza e andiamo a letto senza ancora esserci resi conto di tutto quello che abbiamo fatto, camminato e ammirato.  

La mattina dopo Pierre riparte per Buenos Aires e il trio torna ad essere un duo.  

Prossima fermata: Arequipa.