Travelogue

Cile: una terra sconfinata tra montagne e oceano.

 Santiago del Cile

Arrivare dall'aeroporto alla città di Santiago del Cile è una mezza impresa, non ci sono mezzi pubblici e le alternative sono solo taxi o bus privati. Ovviamente viaggiando in due è preferibile il bus. Scroccando il Wi-Fi ad un McDonald's troviamo un ostello carinissimo, il Casa Mosaico Hostel, nel quartiere Bellavista che un nostro amico ci aveva sapientemente suggerito (Gracias Marco).

L'aria che si respira è densa, il cielo coperto, lo smog letteralmente visibile. 

Passi da quartieri che sembrano la periferia di Los Angeles ad angoli graziosi come il quartiere francese di New Orleans. Quello che ricorre sono i graffiti, sono tantissimi e bellissimi, forse proprio per contrastare il grigio perpetuo del cielo.

Incrocio tra Calle Bellavista e Calle Loreto.

Incrocio tra Calle Bellavista e Calle Loreto.

 Ci sono più università a Santiago che in tutto il Veneto, sono almeno una quindicina attorno a 3 isolati.

Passeggiando per la città attraversi un ponte vicino il Museo delle Belle Arti e risalendo con lo sguardo il corso d'acqua del fiume vedi laggiù in fondo, oltremodo magnifiche, le creste innevate della Cordillera Andina. 

Esci a fare un giro per il quartiere Bellavista e ti ritrovi immerso nella movida di Santiago tra ristorantini, bar, happy hour, e discoteche. 

Patio Bellavista - Santiago de Chile

Patio Bellavista - Santiago de Chile

Tornando a casa due ragazzi dell'ostello, un brasiliano e uno spagnolo  in viaggio da ben otto mesi, ti invitano al loro tavolo e ci si scambia racconti di viaggi, altre culture e mete future. Ci si lascia sempre con un "Ciao" e un "Buena Suerte".

Capire il prezzo di ogni cosa e convertirla in euro mette a dura prova le mie scarsissime abilità matematiche: un euro corrisponde all'incirca a 694 pesos, che per comodità arrotondo a 700, but still, mi nasco dietro al fatto di studiare scienze politiche. 

Prima di partire non si può saltare il Museo de la Memoria y de Los Derechos Humanos, dedicato alla travagliata e sofferta storia del Cile e al regime di Pinochet. Tra testimonianze, filmati d'epoca, prime pagine di giornali e fotografie quello che rimane certamente più impresso sono le parole: Donde Estan? riferite ai migliaia di Desaparecidos. 

Museo de La Memoria Y Los Derechos Humanos - Santiago de Chile

Museo de La Memoria Y Los Derechos Humanos - Santiago de Chile

​Poi via, a piedi verso la stazione degli autobus per andare a Valparaíso per sentire un po' il profumo dell'Oceano. 

Molto simpatica è l'oscillazione istantanea dei prezzi dei biglietti del bus; nel giro di un minuto passano da 47.000 pesos a 49.7000.  Manco a Wall Street. Appena trovate un prezzo conveniente comprateli subito, e se siete in più di uno fate un conto unico, altrimenti finisce che il vostro amico paga doppio. 

Sul biglietto la durata della corsa dice: 1 ora e 5 minuti, dopodiché diventano 2 e 15 ma francamente non ti interessa perché non hai nessuna fretta. 

Mercatino dell'usato - Valparaíso

Mercatino dell'usato - Valparaíso

Inizi la scalata delle colline della città alla scoperta della sua straordinaria tradizione di Street art e graffiti. Ogni angolo, oltre ad essere costituito da case colorate, racconta una storia con i colori, non penso di averne mai visti così tanti. 

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Ogni opera d'arte, perché di questo si tratta, è lasciata intonsa e anzi, da quasi l'idea di essere protetta.

Trascorri il tempo facendo un giro per il Porto e andando a fare la spesa. Ti servono provviste come a un roditore che va il letargo per le 27 ore di pullman che si avvicinano. 

Porto di Valparaíso - ancora colori

Porto di Valparaíso - ancora colori

Prima però per cena ti fermi al Casino Social J. Cruz - nonché il posto dove solevano incontrarsi gli oppositori di Pinochet - un posto che non noterai mai se non ne sei in cerca. In un vicolo stretto e buio l'unica cosa che si intravede è un'insegna un po' malmessa. 

Entri e l'atmosfera è bellissima: un suonatore di chitarra accompagna la cena dei clienti, tutti per lo più cileni, suonando, cantando e sorridendo. 

Casino Social J. Cruz - Valparaíso

Casino Social J. Cruz - Valparaíso

Il ristorante è a conduzione familiare, il locale è pieno delle peggiori cianfrusaglie e ogni angolo è coperto o da foto tessere dei clienti o da dediche di ringraziamento. 

Ordini una birra e poi chiedi il menù: toppato. La casa serve solo un piatto, un mappazone di prim'ordine. 

Patatine fritte, cipolla dolce, uova strapazzate e spezzatino. 

A dirlo così farà impressione alla maggior parte di voi, ma vi assicuro: una prelibatezza per lo stomaco. 

Per concludere una giornata così piena pensiamo bene di imbarcarci su un pullman con destinazione San Pedro de Atacama, nel deserto cileno, a 1600 km da Valparaíso.

Vedi soltanto buio, stelle e deserto. 

Arrivi a notte fonda e ti imbuchi in un ostello solo per fuggire dal freddo polare: la temperatura esterna è di 1 grado Celsius.

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La compare si addormenta ma tu non riesci, come al solito hai dormito troppo in autobus. 

Next post: il deserto di San Pedro de Atacama. 


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Federica